Fonte: Accademia italiana del peperoncino
Si dice, che un vero calabrese, si riconosce al ristorante: seduto al tavolo estrae un peperoncino di tasca e così, a piccoli morsi, accompagna il pasto, ovunque si trovi.
Ecco, questa leggenda trova il suo paradigma nell’elegante figura di Pepita che giunge però “dopo” il pasto con il caffè bollente, introducendo nel convivio un media culturale, per come si presenta, accattivante, curiosa, stimolante. Nessuno può sottrarsi, alla vista del suo manico, per come appare la famosa spezia, così vera - tanto da mordersi – a prima vista. L’oggetto è uno spot alla genuinità e naturalità assicurata dalle più classicheggianti curve della tazzina, vero elemento di un design assoluto: in Pepita, il metalinguaggio porta in luoghi e storie, dunque in culture universalmente note, ancorché geograficamente indefinibili, perché proprie dei buongustai e questi, si sa, sono dovunque.
Antonio Saporito non ha certamente avuto bisogno di suggestioni o altre ispirazioni semantiche per ideare Pepita. Il suo percorso professionale è consolidato da anni d’esperienze perfuse in collaborazioni con qualificate maestranze artigiane. Così è stato impresso a Pepita – con successivi strati - il livello di qualità: un prodotto simbolo dell’Italia, non potendosi confinarlo solo in un’area regionale. Nella tazzina c’è l’intrigante richiamo dell’italian style infuso dal tratto di un vero designer artigianale, perché autentico e contenuto - anzi espresso dentro - come caffè bollente.
Ecco come una tazzina può diventare veicolo di cultura: solare e mediterranea, confluiscono in essa segni e sapori del mondo classico. L’autore, non ci propone un oggetto pervaso di labili suggestioni iconografiche, non ci lusinga con moderne forme ipnotiche. Pepita è sintesi di quanto si potrebbe chiedere a un aforisma sul design: estetismo, cultura, funzionalità, ed è per questo che convince tutti, in modo trasversale. Nel dettaglio, il peperoncino lusinga e richiama: non potremmo resistere alla sua “presa” che diventa processo di gratificazione imposto dalla perfetta coniugazione della forma con il sapore. Pepita è sintesi di primordiali simboli arcaici dell’umanità, interpretati dal designer Antonio Saporito. La sintesi nell’oggetto è sicuramente un piccolo miracolo.